Come ottimizzare gli scambi con i miei partner durante lo sviluppo della collezione?
Razionalizzare il processo di sviluppo e di industrializzazione dei prodotti è una sfida fondamentale nei settori della Moda, dell’Orologeria Gioielleria o dei Profumi e Cosmetici. Nel momento in cui la creazione non sembra avere limiti, le Maison di Lusso devono rimanere competitive adottando soluzioni e permettendo di favorire al massimo la collaborazione tra le diverse parti integranti. Aumentando il rendimento e l’affidabilità dei processi Business, la disponibilità dei prodotti sui Mercati è assicurata in un tempo determinato.
In questo articolo, scoprirete come il Product Lifecycle Management (PLM) permette di rispondere a questa problematica legando l’insieme dei dipartimenti dell’azienda ai suoi fornitori e fidandosi di uno strumento dedicato.
1. Condividendo un referenziale unico di dati
Durante lo sviluppo di collezione, fornitori di materie prime e fabbricanti di prodotti finiti lavorano in collaborazione alla Direzione Artistica, al fine di far nascere creazioni originali per la Maison.
Quando non c’è un PLM, tutte le informazioni inerenti allo sviluppo di prodotto sono centralizzate e codificate in un ERP o su Excel dai team dedicati. Se una materia prima o un prodotto finito è sottoposto a modifiche, come un cambio di composizione, queste ultime sono comunicate via scambi di mail o di documenti tipo Excel, PowerPoint, ecc. come ad esempio le trattative di prezzo.
Il PLM permette al possessore dell’informazione di inizializzarla direttamente nello strumento. Cosi, le materie prime, le forme, i colori, i prodotti sono creati man mano e arricchiti direttamente per interazione con i partner via lo strumento. La costituzione dinamica delle distinte basi da parte dei fornitori permette di calcolare i fabbisogni e i costi finali in materie per la collezione. I prezzi di acquisto sono negoziati e convalidati nello strumento. I team interni possono accedere alla costruzione della collezione in tempo reale e arricchire i dati con informazioni ad essa relativi, come dati di referenziazione, normativi, commerciali o merchandising. Le informazioni sono poi esportate verso l’ERP che rimane lo strumento master in fase di produzione.
Il PLM accompagna ugualmente la fase di industrializzazione e di qualifica. Basandosi su un referenziale già costruito, i partner e i team interni arricchiscono tecnicamente e qualitativamente i prodotti e le materie. Le diverse fasi di qualifica (prototipi, testi fisiomeccanici, testi chimici, pezzi di controllo…) sono seguite agevolmente dal coordinamento interno grazie a stati di convalida. I rischi di produzione, potendo avere un impatto sulla definizione iniziale dei prodotti, sono registrati nello strumento.
Il PLM é quindi dotato di un referenziale unico e uno storico dati che si arrichisce durante il ciclo di vita del prodotto. E’ disposto grazie ad una classifica precisa basata sulla definizione di un modello dati. E’ possibile realizzare controlli, implementare regole di inserimento o definire preferenze in modo da garantire delle informazioni affidabili. La ricerca è quindi notevolmente facilitata, grazie alla varietà di parametri di ricerca possibili, qualunque sia la data di creazione dell’oggetto ricercato.
Il PLM è uno strumento che permette di condividere informazioni e di garantire una efficace risposta ad una delle principali sfide delle Maisons: la privacy. Cosi, grazie a una gestione degli accessi personalizzata per profilo, un utente esterno puo’ accedere solo alle attività nelle quali è implicato, non avendo alcuna visibilità dei dati interni e confidenziali. Per di più, grazie a impostazioni precise, certe azioni sono autorizzate per gli uni e non per gli altri. Gli esterni avranno per esempio diritti di sottomissione (ad es. di prezzo o di distinte basi) e gli interni diritti di convalida. In questo modo, esiste un vero e proprio controllo sui dati sensibili, che risulta essere più avanzato rispetto ad uno scambio classico di documenti.
2. … aggiornati in tempo reale…
Il PLM permette un accesso a tutti in tempo reale a informazioni aggiornate. In effetti, dal momento in cui un utente intraprende una qualunque modifica sulla definizione di un prodotto, tutti gli altri utenti la visualizzano immediatamente.
La comunicazione e gli scambi sono quindi notevolmente semplificati, perché tutte le parti integranti usano un referenziale condiviso e aggiornato. E’ un guadagno forte perchè spesso gli scarti generati da molteplici e consecutivi scambi di documenti, provocano incoerenze di cui la risoluzione necessita tempo.
Tracciare le modifiche che sono state applicate ai dati prodotto rappresenta un’esigenza a cui certi PLM possono rispondere. Grazie all’implementazione di un sistema di notifiche, gli utenti hanno una precisa visione relativa alle variazioni delle informazioni ; mentre in un tradizionale scambio di documenti, potrebbe essere necessario intervenire con attività di manutenzione.
Per la maggior parte delle soluzioni del mercato, il collegamento al PLM si fa ormai via cloud grazie a un link accessibile su diversi dispositivi (ad es. computer portatile, smartphone, tablet). Ogni utente può accedere, in ogni momento, alla versione più recente delle informazioni del prodotto.
Oltre all’accesso a informazioni aggiornate in tempo reale, il PLM permette, secondo la necessità, di conservare lo storico dati per specifici valori. Un prezzo può, per esempio, essere tracciato nello storico dati non appena una modifica è realizzata sul montante o sul preventivo di riferimento. E’ anche possibile registrare « versioni » a diversi livelli. Realizzando una « foto » del dato prodotto ad un dato istante prima di una sua modifica, si puo’ accedere ad una panoramica di tutte le versioni precedenti. Tali versioni vengono salvate automaticamente. Tutto cio’ consente di individuare agevolmente possibili variazioni o distorsioni dell’informazione.
La consultazione e la generazione di report sono funzionalità molto apprezzate dagli utenti del PLM perché facilitano il monitoraggio dei dati prodotto in tempo reale. In tal modo, è possibile consultare lo stato di sviluppo della collezione, l’avanzamento della definizione di un prezzo, di una materia o di un prodotto particolare. La generazione di report esportabili dal PLM permette di accedere al dato formattato e ad indicatori predefiniti (ad es. scheda prodotto, scheda materia, piano di collezione, stato di avanzamento) evitando la difficoltà di dover gestire un report manuale. Gli utenti possono quindi basarsi su informazioni identiche durante i loro scambi, evitando incomprensioni.
L’integrazione del PLM con strumenti di CAO o di taglio dai partner può anche accelerare il tempo di disponibilità delle materie per i fornitori o di sviluppo dei modelli per i produttori.
I portali fornitori integrati permettono di scambiare documentazione nell’ambito di scambi sicurizzati e tracciabili. Questi portali sono molto utili per stoccare i dati normativi (ad es. normative, composizione, certificazione, formulazione, brevetto, origine, certificati di autenticità, peso) legati ai prodotti sviluppati e necessari alla loro commercializzazione.
3. … nel quale si iscrivono dei workflow
Certi fornitori di PLM propongono l’implementazione di workflow con l’obiettivo di semplificare i processi. Liste di operazioni dinamiche sono modellate secondo un incatenamento preciso e associate ad attori specifici. I dati necessari alla loro realizzazione cosi come i dati prodotti dalla loro realizzazione sono identificati. In questo modo, un utente ha una visione immediata delle attività che gli sono assegnate e della loro scadenza, senza sprecare tempo cercando l’interlocutore giusto o il documento giusto. Per esempio, l’utente in carica dei prezzi riceverà una notifica permettendogli di calcolare il prezzo di vendita publico target di un prodotto, dal momento che il costo totale delle materie prime nella distinta base sarà definito e/o che un prezzo di acquisto o di produzione sarà convalidato con il fornitore.
La gestione dei workflow risulta anche molto efficace per controllare l’impatto di una modifica sui dati, i processi e i loro attori. In un processo business non modellato, i membri dei diversi team e organizzazioni possono difficilmente prendere coscienza di quello che le loro modifiche possano generare. Così, una modifica di composizione può per esempio avere un’incidenza sui dati doganali che, se sono errati, causano una perdita di tempo significativa con un potenziale blocco in dogana. Modellando il legame tra l’arricchimento di questi diversi dati, l’attore visualizza un alert che mostra i dati doganali impattati.
La gestione dei flussi è una funzionalità non essenziale in un PLM e non è proposta da tutti i fornitori. Può essere sbilanciata con un’applicazione controllata dei processi business. Nonostante cio’, può risultare notevolmente benefica se la modellazione di tutti i processi tra le diverse parti integranti non è troppo complessa.
CONCLUSIONE
L’implementazione di un PLM porta ad un’ottimizzazione significativa degli scambi con i suoi partner durante lo sviluppo di collezione, massimizzando la qualità dei dati e riducendo il tempo di disponibilità sul mercato. Risponde così alla creazione di pezzi unici come alla creazione di pezzi di serie.
Il ritorno sugli investimenti di un’implementazione riuscita di PLM è tanto più importante se lo strumento definito risponde al meglio alle esigenze dei diversi utenti, di cui i profili sono molto vari.
Adone Conseil accompagna i suoi clienti, nella loro presa in carico globale del progetto, nella fase di inquadramento fino al supporto. I consulenti si prendono a cuore di preservare la qualità dei processi business e dei dati durante la fase di concezione, sicurizzando il recupero dei dati, i testi utenti e la formazione.
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